Il Raffreddore: il ruolo fondamentale di vitamina D ed Echinacea
Il mantenimento di un sistema immunitario normale e sano riduce l'incidenza e/o la gravità dei sintomi e/o la durata del raffreddore comune (common cold, CC).
Durante il CC e l'espressione dei suoi sintomi, sono coinvolte:
- le barriere fisiche del nostro organismo
- il sistema immunitario innato
- il sistema immunitario adattivo
La Vitamina D e l'echinacea hanno un'efficacia basata sull'evidenza su queste barriere del sistema immunitario.
Una interessante metanalisi del 2018 ha analizzato ben 82 studi dove si è visto che
integrazione con Vitamina D
- l'integrazione con vitamina D ha protetto contro il raffreddore CC in tutti i casi in modo statisticamente significativo
- I benefici maggiori sono stati ottenuti dai pazienti con carenza di vitamina D
- i pazienti che non hanno ricevuto dosi in bolo ma hanno ricevuto una somministrazione giornaliera hanno riscontrato il massimo beneficio.
a proposito dell'importanza della Vitamina D (DROX spray) si legga qui
integrazione con Echinacea
l'integrazione con Echinacea ha avuto anch'essa un effetto protettivo contro il raffreddore
azione sulla barriera fisica
- azione immunomodulante che promuove la maturazione fenotipica e funzionale delle cellule dendritiche umane modulando l'attivazione delle vie JNK, p38-MAPK e NF𝜅B
- Riduce il rischio di complicanze respiratorie prevenendo l'adesione batterica indotta da virus perché ha ridotto significativamente l'espressione di ICAM-1, fibronectina e recettore del fattore di attivazione delle piastrine (PAFr) e di conseguenza l'adesione di entrambi i ceppi batterici.
- Riduce il rischio di complicanze respiratorie attraverso l'inibizione della superstimolazione infiammatoria (tempeste di citochine) sopprimendo l'espressione di NFkB e possibilmente di TLR-4
- Ha ripristinato i livelli sierici di citochine, inclusa l'interleuchina-6 (IL-6), l'interleuchina-10 (IL-10) e l'interleuchina-17 (IL-17), nonché le espressioni di mRNA di queste citochine nella milza.
- Questo effetto immunomodulatore dell'Echinacea è stato confermato anche in uno studio pilota su soggetti sani, considerando i livelli di espressione delle citochine IL-2, IL-8, IL-6 e TNF-alfa nei linfomonociti e nei campioni plasmatici misurandoli RNA e livelli proteici
- aumento significativo delle percentuali di linfociti T CD4+ e CD8+ nel sangue dei ratti
- effetti adiuvanti dose-correlati sulle risposte delle citochine dei linfociti T umani caratterizzati da effetti potenziatori e soppressivi che sono regolati dalla densità dei linfociti T
- Effetti modulatori che indicavano un possibile ruolo dell'estratto nella mobilitazione migliorata del Ca2+ e nell'attivazione dei linfociti T.
Gli autori sottolineano che solo la frazione polisaccaridica era responsabile degli effetti immunomodulatori descritti.
L'ultimo punto è davvero molto importante, in quanto la maggior parte degli estratti sono titolati nel solo Echinacoside, sicuramente un attivo interessante, che però ha dato la maggiore dimostrazione di efficacia solo in vitro.
E' invece nella frazione polisaccaridica ad alto peso molecolare e ad alta ramificazione che si trova la maggiore efficacia, come testimoniato dalle pubblicazioni cliniche.
I polisaccaridi al alto peso molecolare (PM) sono capaci di attivare tutti quei meccanismi specifici sopra descritti, come la produzione di citochine, in grado a loro volta di attivare macrofagi e cellule T.
In particolare, i polisaccaridi più interessanti sono quelli di natura galatturonica con catene ramificate.
Gli estratti in commercio però non specificano il tipo di polisaccaridi contenuti, la maggior parte neanche sono titolati in polisaccaridi.
Tra tutti i polisaccaridi però, solo quelli a medio e alto PM sono in grado di influenzare il sistema immunitario.
Una normale titolo in polisaccaridi non è quindi sufficiente, poichè tutti gliestratti secchi utilizzano come carrier inerti le maltodestrine, che sono sempre polisaccaridi, con un PM che però è basso (generalemte ≤ 1000Da).
L'estratto di Echinacea contenuto in Club Salute Echinavitac contiene quasi il 50% di polisaccaridi a medio PM (dato sicuramente influenzato dal carrier inerte di maltodestrine, che alza il valore ma non è totalmente significativo).
Ciò che risulta interessante però è invece il dato dei polisaccaridi ad alto PM, che si attesta >13%, valore molto importante che ne certifica certamente la bontà.
E' nostro compito nella pratica al banco avere un consiglio attivo che selezioni accuratamente il giusto rimedio, della migliore qualità possibile.
Al momento la combinazione di trattamento a nostro giudizio più significativa è Echinavitac + DROX, giudizio supportato dall'alto razionale scientifico e dalle molte pubblicazioni di letteratura.
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Bibliografia parziale:

